STORIA, LEGGENDE E TRADIZIONI
Circondato da un’ampia ansa del fiume Chiascio,
nel territorio di Gubbio, in Umbria, la regione giustamente definita “cuore
verde d’Italia”, su di un promontorio la cui visuale spazia
fino al Monte Cucco, si erge il Castello di Magrano.
Immerso in un paesaggio incontaminato, costellato di boschi, prati e
acque, la storia di Magrano risale al Medioevo, quando
costituì il fulcro della difesa del Comune di Gubbio contro Perugia.
Nel 1391 Melchiorre Montaiti, signore di Magrano, osò
ribellarsi al conte Antonio da Montefeltro, signore di Urbino e di Gubbio:
Magrano allora subì una dura rappresaglia con la distruzione del
suo molino (poi ricostruito e tuttora esistente) ma i fanti dei Montefeltro
non riuscirono ad espugnare il Castello.
Nel 1431 Magrano passò sotto la giurisdizione
dei duchi di Montefeltro. Federico da Montefeltro (1422-1482)
ne fece la sua residenza di caccia prediletta; si narra che il Duca si
lanciasse nella caccia ai daini e ai cinghiali che tuttora popolano la
proprietà; questa si concludeva immancabilmente con un lauto banchetto
in cui si apprezzavano i frutti più preziosi di questa terra tra
cui, in particolare, il tartufo.
Nel 1600 la proprietà del Castello passò
ai conti di Carpegna, famiglia che annoverò vescovi, cardinali
e Priori di varie città dell'Umbria e del Lazio.
Dal 1830 Magrano venne in proprietà alla famiglia
che tuttora possiede la residenza: più precisamente alla principessa
Giulia Bonaparte, figlia di due cugini di primo grado Zenaide e Carlo
Luciano Bonaparte principe di Canino, entrambi nipoti di Napoleone.
E' in questo incanto della natura, in questo luogo così ricco
di tradizioni e di storia, che potrete passare piacevolissime giornate
di relax e divertimento, non lontano da affascinanti città d'arte
quali Gubbio, Gualdo Tadino, Nocera Umbra, Perugia
e Assisi oltre che dal parco del Monte Cucco con i suoi
sport estivi (trekking e volo delta) e invernali (sci di fondo). |